Gammazita

Tu di lu cori sì la calamita
la mia palora non si cancia e muta;
ti l’hè jurato e ti saroggiu zzita,
chista mè porta ppi l’autri è chiudata:
cala li manu si mi voi pi zzita,
l’ura di stari ‘nzemi è vinuta:
si cchiù mi tocchi, comu Gammazita,
mi vidi ‘ntra lu puzzu sippilluta.

Poesia popolare*

Come spesso accade di questa leggenda esistono varie versioni. La leggenda risale all’epoca angioina(1270-1282) e vuole che la giovane e virtuosa Gammazita preferì buttarsi in un pozzo anziché cedere alle voglie di un soldato francese.

Oltre al collegamento storico (rivoluzione dei Siciliani contro i Francesi) la leggenda pare essere un tentativo popolare di spiegare le macchie rosse all’interno di un pozzo, macchie che in realtà non sono altro che depositi ferruginosi lasciati da una sorgente d’acqua potabile.

Se può interessare, ecco la poesia gentilmente tradotta da un amico:
Tu del mio cuore sei la calamita,
la mia parola non cambia e non muta;
te l’ho giurato e ti sarò fidanzata,
questa mia porta per gli altri è chiusa (inchiodata):
abbassa le mani se mi vuoi per fidanzata,
l’ora di stare insieme non è venuta:
se mi tocchi ancora, come Gammazita,
mi vedi dentro al pozzo seppellita

Foto, dettaglio di uno dei candelabri in bronzo, realizzati nel 1957 dai maestri  M. M. Lazzaro e D.Tudisco, che ora si possono ammirare in p.zza Università a Catania
Sources:
– “Guida Insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità della Sicilia” S.Correnti 
– “La città semprerifiorente” S.Correnti”
Per saperne di più: SicilianPost